Dizionario dei Chazari
di Milorad Pavic
Genere: moderno contemporaneo
Editore: Voland
Anno: 2020
Pagine: 368
Formato: brossura
Nella gara per il romanzo più inusuale il “romanzo-lexicon” del maggiore autore serbo contemporaneo continua a svettare. Come un dizionario contiene 47 lemmi in ordine alfabetico, con relativi riferimenti, fonti e appendici ed è composto da un libro cristiano (rosso), uno islamico (verde) e uno ebraico (giallo).
Nel 1689, sulla scena danubiana della guerra russo-turca, si incontrano tre uomini: Avram Brankovi, che raccoglie vecchi scritti, l’insegnante turco di liuto Jusuf Masudi e l’ebreo Samuel Coen. Si sono visti nei sogni, si sono a lungo cercati e, quando si trovano, perdono la vita. Trecento anni più tardi tre studiosi si radunano a Istanbul: un egiziano, uno jugoslavo e un’ebrea polacca. I tre, come i loro predecessori, hanno a che fare con i Chazari, un popolo di origine incerta che tra il VII e il X secolo si era stabilito sul Mar Caspio. La leggenda narra che il loro sovrano avesse convocato i rappresentanti delle tre grandi religioni perché lo convincessero a convertirsi. Antologia dei sogni, manuale cabalistico, labirinto, gioco di specchi, romanzo d’avventure, può essere letto dall’inizio alla fine, ma ci si può anche perdere fra le sue pagine e cercare un proprio percorso.
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